I D'espair's Ray (spesso chiamati dai fans "Despa") sono una band visual kei formatasi nel 9 Settembre 1999 e composta da Hizumi (cantante), Tsukasa (batterista), entrambi provenienti dalla band Le'veil, Karyu (chitarrista) proveniente dai Dieur Mind (dove si faceva chiamare Yoshitaka) e Zero (bassista).
Il loro stile é un hard rock/metal molto pesante simile a quello dei Dir en Grey ma più tendente al gotico, nelle loro canzoni sono spesso inclusi anche molti suoni ambientali come il soffio del vento, suoni di carrillon o addirittura, nella canzone "Fascism", la riproduzione fedele delle urla "Sieg Heil!" da parte della polizia tedesca ai tempi del nazismo. I testi delle loro canzoni sono sempre oscuri, la morte é uno degli argomenti più ricorrenti, ma tutto ciò che c'é di male nel mondo in generale é argomento delle loro canzoni.
Nell'Ottobre del 2000 pubblicano sotto la loro casa discografica indipendente "Sweet Child Records" il loro primo singolo "kumo" che vende così bene da convincere la band a ripubblicarlo nell'Aprile del 2001 e lo stesso giorno pubblicano il secondo singolo "genwaku" il tutto seguito dal mini album "-TERRORS-". Dal 1999 al 2002 pubblican ben 5 demo tapes ed organizzano il loro primo tour, Tour Mania Theather, il 5 Giugno esce il loro terzo singolo "SEXUAL BEAST". Lo stesso anno pubblicano anche un album speciale dal titolo "ori no naka de miru yume", in collaborazione con un' altra band, il disco contiene solo 2 traccie e la seconda é dei D'espairs Ray intitolata "Animarumania". Si dice che, a quei tempi, quando suonavano questa canzone, lo facevano vestiti da animali!
Nel 2003 pubblicano un CD segreto dal titolo "itanji" seguito da un concerto gratuito. Il 12 Febbraio 2003 pubblicano il loro quarto singolo "MaVERiCK", i Despa cominciano a diventare sempre più famosi e il loro successo culmina con quello che é ancora tutt'oggi il loro singolo più venduto in Giappone, "Garnet" raggiunge infatti la 1° posizione dell'Oricon Indie Chart.
I D'espairs Ray cominciano a venir invitati in eventi di grande importanza come il Beauti-fools Fest 03, organizzato dal Fool's Mate magazine insieme ad artisti del calibro di Miyavi, MUCC e Gazzette.
Nel 2004 esce il sesto singolo "Born" e l'1 Settembre il settimo "-Gemini-". Nell' Ottobre del 2004 organizzano per la prima volta due concerti fuori dal Giappone, il 30 a Berlino e il 31 a Parigi. Il successo della band é ormai internazionale e finalmente il 29 Giugno 2005 esce il loro primo album "Coll:Sett" in due differenti edizioni. L'edizione limitata contiene 12 traccie e un libretto di 28 pagine chiamato "The world in a cage", l'edizione regolare invece contiene 14 traccie tra cui "Gärnet" e "[fuyuu shita risou]" che non erano comprese nell'edizione limitata.
Nel 2005 i Despa tengono anche due concerti negli Stati Uniti durante l'Infectious Mania Tour Act I and II e suonano anche al SugoiCon 2005 nel Covington nel Kentucky. Dopo l'avventura americana la band torna nuovamente in Francia ed in Germania.
Il 13 gennaio 2006 realizzano la versione europea dell'album "Coll:Set", il 5 Aprile 2006 esce il nuovo singolo "kogoeru yoru ni saita hana", partono per un nuovo tour fuori dal Giappone, con ben 3 tappe negli U.S.A. nel Connecticut, New Jersey, all' AnimeNEXT e a New York. Nell'Autunno 2006 organizzano un tour che tocca quasi tutta l'Europa, Italia compresa. Il 14 Novembre 2006 a Milano, i D'espairs Ray sono la prima band j-rock a tenere un concerto in Italia, all'evento c'erano purtroppo poche persone, circa un centinaio, ma si sono fatti valere. I Despa stanno suonando anche in paesi come Svizzera, Olanda e Gran Bretagna dove quasi mai band j-rock hanno suonato.
Il 20 Dicembre 2006 esce un attesissimo DVD intitolato "Liquidize" contenente il loro settimo anniversario live all'Ebisu Liquidroom durante il 9 Settembre 2006, lo show gratis tenutosi allo Shibuya BOXX e scene dal backstage.
Anche se in Giappone i D'espairs Ray non sono di certo la j-rock band più famosa, meritano di essere ascoltati perché stanno diventando una delle band giapponesi più famose fuori dai confini nipponici. E se dovessero tornare in Italia, un appello a tutti i fans del j-rock: andiamoci in tanti!
